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  • Immagine del redattoreNicolò Bergamaschi

Cosa cambierà nel nostro concetto "Casa"​ dopo il Covid-19?


Le nostre abitudini sono cambiate, il nostro modo di vivere è stato stravolto. Questa non sarà la nostra vita futura, ma sicuramente molte cose cambieranno e ci adatteremo facendo diventare “normali” tutte quelle cose che ci preserveranno.


Di una cosa siamo sicuri, abbiamo imparato che la nostra casa può essere un luogo sicuro.

Uno studio pubblicato da Idealista.it spiega come prima del blocco a casa il 34,1% delle ricerche di abitazioni nel nostro Paese interessavano capoluoghi di provincia, adesso questa percentuale è scesa al 30,9 %.

In tutti i maggiori capoluoghi di provincia la percentuale di ricerca è scesa per dare spazio a zone “meno ricercate”.

A questo si collega una ancora più accentuata ricerca di case con giardino o comunque isolate per poter avere spazi verdi a propria disposizione.


Nei prossimi mesi, questa tendenza potrebbe consolidarsi, rafforzata dal fatto che, un ulteriore studio, ha dimostrato che la produzione di molte aziende è stata in crescita utilizzando semplicemente azioni di Smart working.


Tutto questo ci fa pensare che la casa avrà un ruolo fondamentale nei prossimi anni e il concetto di casa sicura e confortevole sarà ancor più importante.


Questa idea non é nuova: viene dal Giappone l’usanza di adibire uno spazio vicino all'ingresso dove tutti, familiari e ospiti, si tolgono le scarpe e lasciano gli indumenti e gli accessori che indossavano all'esterno: giacche, ombrelli, cappelli e guanti.

L’usanza del Genkan è antichissima e anche un po’ poetica: la parola si traduce con “passaggio della profonda conoscenza”. A ragione, perché introduce la persona nel nostro ambiente più intimo e familiare.


La concezione di dividere la casa in spazi sicuri era già nel genere umano, oggi possiamo ampliarlo anche a livello tecnologico: varie ditte stanno già svolgendo test e upgrade dei propri sistemi di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata), con filtri e sistemi di pulizia degli ambienti, quindi non solo per areare i locali, ma anche come sistema filtrante e di recupero calore.


E il futuro va in questa direzione: sistemi di purificazione acqua e aria con raggi UV, radiazioni ionizzanti e sterilizzatori a vapore agli ingressi, in molti ambienti sono già in uso (pensate anche solo i laboratori universitari), quindi l’adattamento per ambienti residenziali o pubblici è un passo breve.


Ovviamente è di fondamentale importanza che i tecnici tengano un occhio vigile e attento su tutte queste novità o che comunque utilizzino già piccoli adattamenti nella progettazione degli ambienti.


La capacità di adattarsi è insita nell'uomo in quanto animale e studiarlo a tavolino prima ancora di andare alla fase costruttiva è dovere di un tecnico professionista.


Una cosa è sicura: saremo ancora capaci di risparmiare sull'unico luogo che ci può rendere sicuri?

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